Terza numerazione
Se facciamo un rapido appello mentale, ci accorgiamo di conoscerne abbastanza pochi e di usarne abbastanza meno. Tutto ciò a dispetto delle sempre più ricche offerte di caratteri per fototitolatrici, piuttosto che per trasferibili. Ma allora perché tutta questa continua proposta, fatta di ripescaggi, design e redesign di alfabeti che racccontano sempre la stessa cosa A, B, C, D e così via sino alla X, Y, Z? Perché l’uomo non è unicamente un animale parlante bensì è l’unico complessivamente scrivente e disegnante e, contemporaneamente, dotato di capacità che gli permettono di percepire leggere e decodificare questi segni, propri ed altrui. Alla sua creatività, alla sua cultura sempre in cerca di nuove eresie piuttosto che di inoppugnabili dogmi, i segni non bastano né basteranno mai.