Terza numerazione
Non resta, alla fine del discorso, che uno spazio breve per parlare delle copertine della rivista, e della loro storia.
Simulano immagini ottenibili con un sistema di computergraphics, potrebbero entrare a far parte di un immaginario story-board, se riuscissimo a completarlo con le inquadrature di collegamento. Purtroppo non abbiamo il fondo nero, i colori luminosi e quasi fluorescenti, certe alonature tipiche, i movimenti, rotazioni, dissolvenze, cambiamenti di piano prospettico, intersecazioni, fughe e quanto altro sia noto a chi ha familiarità con questi sistemi e programmi.
Non si può avere tutto. Lasciamo che la nostra capacità immaginativa supplisca alla carenza delle due dimensioni. Teniamo però sempre conto che, se pure leggiamo e scriviamo, saper scrivere, per tanti, e non intendo riferirmi ai concetti bensì ai segni, è una professione difficile.