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L’imbarazzo della scelta. Hai solo l’imbarazzo della scelta tra i quaderni, e i calepini, stipati nel grande armadio del guardaroba.
Puoi trovare di tutto. Immagini stranote ed altre delle quali, tu stesso, ti eri dimenticato.
Scorci di un’Africa appena accennata, quel Tibet che pareva fare gola alla galleristamica oramai dispersa. Shanghai per i cosiddetti disegni di architettura inciampati nella Sana’a inghiottita dalle ombre.
[…]
Quandecco ti torna in mente un viaggio, uno di quei viaggi che forse varrebbe la pena di documentare definitivamente. Una toccata e fuga della quale, da qualche parte, conservi ancora disegni e testi di allora. Nessuna scelta e neppure imbarazzo, gli auguri di Natale sono pronti.
Puoi tornare al tuo mostruoso archivio professionale, alla ponderosa autobiografia, agli altri bambini mai nati.
Atlante
E altro ancora
Pagine 48. Formato 16×12 a un colore.
Milano dicembre 2014