Seconda numerazione
Sono solo disegni e lettere. Questa operazione, come già scritto molto comune alla progettazione grafica che da sempre accosta segni alfabetici ad altri più iconici, non vuole essere caricata da significati pretestuosi. Non è da leggersi come un tentativo di riproduzione o di interpretazione integrazione, quel tanto «d’après» è inevitabilmente inevitabile, neppure come omaggio ai colleghi scomparsi che non hanno certo necessità di simili ridotte glorificazioni. Siamo a livello di semplice pretesto, il filo della memoria come spunto, e se qualcuno poi lo vorrà definire «nostalgia design» accettiamo di buona voglia anche codesto termine.
Amo chi sa amare i ricordi.