Terza numerazione
Cosa sarà mai, dunque, queslo linguaggio dei segni oltre ad una forma del comunicare?
Anzitutto non è unicamente una forma del comunicare, poiché le implicazioni linguistiche prevedono svariati codici intenzionali di trasmissione e quindi altri e più vari momenti di decodificazione. Già il fonema, il suono della singola lettera, la lettera stessa, la sua costruzione visiva, sono componenti di strutture espressive, infinitamente varianti, dunque soggetto interpretativo più ancora che oggetto. Chi volesse compiere un volonteroso esercizio di banalizzazione prenda la lettera A, annotandone via via i valori sonori e gli aspetti estetici, per poi addentrarsi, partendo dalle origini storiche ed attraverso le significazioni simboligiche, in una ricognizione semantica. Infine eccoci, con la nostra iniziale dell’alfabeto, alla letteratura. E non è che il principio di un viaggio.