Terza numerazione
Gli Estienne sono una famiglia di tipografi francesi. Il capostipite, Henri, rinuncia al titolo nobiliare per dedicarsi all’arte della stampa. I tempi erano duri, in Francia, per un titolato che volesse lavorare. L’Estienne preso in considerazione da Serigrafia si chiama Charles, 1504-1564, e fu, tra le varie attività, pure un eccellente medico.
Nel 1551 diviene Imprimeur du Roi. La sua opera più impegnativa è quel Thesaurus Ciceronis che gli procura un sacco di guai. Criticato dagli studiosi dell’epoca, carico dei debiti contratti per terminare l’edizione, Charles muore in prigione allo Chatelet. Triste destino per un uomo della sua levatura, che comunque vide i figli avviati con successo sulla strada paterna. Ambizione che parecchi di noi nutrono ma che pochi vedono realizzarsi.
Il motto di suo padre Henri primo fu «plus olei quam vini», citazione oltremodo salutare, persino ecologica, che certo confortava il prigioniero dello Chatelet.
Ma abbandoniamo gli Estienne per presentare la quinta copertina. Anche Christopher Plantin de Tiercolin lascia il titolo nobiliare, non aveva soldi per mantenerselo.
Nasce in Turenna nel 1544 muore ad Anversa nel 1589. Aveva iniziato carriera a Parigi come legatore. Impianta la sua prima stamperia con i denari dell’indennizzo per una coltellata presa per errore.
Non tutto il male viene per nuocere, dai suoi torchi sono usciti non meno di 266 volumi preziosamente illustrati.