Seconda numerazione
Molto liberamente da… Gian Rossetti
Come le ciliegie, una serie tira l’altra, oramai da anni.
Orso, cavallo, fringuello, pavone, pantera, levriero ci hanno accompagnato attraverso l’84 con la loro eleganza immortalata da grafici raffinati. Ne stanno arrivando, di animali, altrettanti per il nuovo anno; forse non più, o non sempre, di profilo, dei quali non riveliamo subito l’identità poiché anche l’editoria pretende le sue sorprese. Naturalmente pure questi hanno una precisa paternità, ci arrivano «molto liberamente da…» e sono un palese omaggio ai predecessori, che non necessariamente sono sempre antenati. Anzi, mi è di grande piacere iniziare la nuova serie con una nota colomba che un amico altrettanto noto aveva ideato per la Biennale di Venezia. Il tutto alla maniera dei vecchi abbecedari che è un nuovo «molto liberamente da…» cui l’altro si sovrappone, condito di tipografia e cucinato al telaio serigrafico. Se preferite le similitudini più eleganti: versate nello shaker un terzo di libro scolastico, un terzo di comunicatore visivo, un terzo di colore, due spruzzi di tipografia, agitate senza ghiaccio e versate su di un serigrafo.