Storie & Progetti

9_LETTERANDO correz INDISP.inddAssociazione Iliprandi

Sans Serif - Serigrafia 53

Anno
1970

Cliente
Serigrafia

Tipologia
Copertina

Descrizione

Inediti

“La storia siamo noi” ci ricorda una canzone scritta per risvegliare i giovani, subito, purtroppo, fagocitata dai politichesi. “La storia siamo noi” cantano pure quelli che giovani non son più da un pezzo, ma neppure possono fieramente dichiararsi vecchi. Perché vivono in una specie di limbo. La storia siamo noi nel 1967 quando la Fonderia Nebiolo decide di formare un Gruppo di Ricerca sul Carattere da stampa che, in modo particolarmente attivo, influenzerà gli studi e le sperimentazioni di quegli anni. Il risultato più evidente della ricerca è il carattere Forma esempio pregevole, e sfortunato, dell’approccio tutto italiano ad una famiglia, quella dei bastoni, o grotteschi, o lineali, sino allora ritenuta erede di tradizioni nordiche. Vita non sempre facile nei dodici anni di incontri, dibattiti, progetti. Poiché si trattava di perfezionare l’adattamento ai mezzi tecnici e nel contempo convincere gli scettici che, chissà per quali non chiari motivi, avevano scosso il capo di fronte all’impegno di un gruppo di designers-designers per svecchiare un campo della progettazione tanto antico. Esempio pregevole, valorizzato nella corporate identity dell’Art Directors Club Milano e in parecchi altri artefatti visivi, accettato nella selezione del Premio Compasso d’Oro 1970 da una giuria internazionale. Esempio sfortunato, penalizzato dal passaggio della Società Nebiolo alla Fiat che, per miopia culturale, decideva lo smantellamento della fonderia senza provvedere alla riconversione dei tipi nei sistemi di composizione elettronica. Così Forma addio. E addio ad un esperimento ancora più interessante, un carattere chiamato Modulo per la costruzione perfettamente modulare, vincitore di un Compasso d’Oro nel 1979, mai entrato in produzione definitiva e ignoto ai più. Perché la storia siamo noi, va bene, ma la storia la scrivono gli altri, quelli che non c’erano, quelli che non si documentano, quelli che si accontentano del sentito dire.

 

Ci auguriamo che un giorno in uno di questi corsi di laurea in disegno industriale, con indirizzo comunicazione visiva, (a Milano, a Venezia, a Torino) un gruppo di docenti illuminati sappia promuovere un laboratorio di sintesi finale sulla storia recente della progettazione tipografica in Italia. Poi vadano pure attorno a cantare che la storia sono loro.

Ma vero merito di tutta la storia rimane al gruppo dei dieci designers professionisti, non tanto per i prodotti del loro pensare quanto per gli anni di lavoro collettivo, di team work, di coscienza comune. Tutto il resto è solo un bla, bla, bla.

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