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Segni. Dopo una mostra
Era il primo titolo che mi era saltato in mente, riordinando le immagini. Incontri.
Elementare, anche troppo. Esemplificativo. Didascalico. Già abusato da tutti i
viaggianti.
[…]
Le immagini ritrovano viaggi diversi in paesi, differenti tra loro, accomunati da una
medesima sabbia. Non sono ritratti, poiché il ritratto richiederebbe pose, ripetute tra
conoscenze profonde. Tuttavia, come se fossero tali, talvolta escono inconsciamente
tra le rughe della pelle.
A cercare uno sguardo adombrato dalle palpebre socchiuse, piuttosto che il guizzo
da lucertola nel sole.
Non sono incontri, nemmeno ritratti, neppure rappresentazione. Tracciati potremmo
chiamarli, tracce, orme o appena segni. Che disegnano presenze, ricordi, speranze
altrui, in paesi dove persino il fatalismo si lascia sperare.
[…]
Chissà se con imprecise fantasie, piuttosto che con altri delineati incontri. Quelli
sognati con le persone care, che sono andate avanti a immaginarti la strada.
Mentre tu resti confinato, esiliato tra le betulle orami spoglie del tuo rifugio campestre.
Con una sequenza di concerti per piano e orchestra che ogni giorno sottolineeranno
il tuo altrove. E la tenerezza dell’autunno che va coprendoti lentamente.
Anno
1970
Tipologia
Carnet de voyage
Categoria
Libri strenna
Descrizione
Segni
Dopo una mostra
Pagine 48. Formato 12×16 a un colore.
Milano dicembre 2013