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Dopo anni che viaggi nel Sahara non puoi sottrarti a domande riguardanti il perché della scelta.Accompagnate da ipotesi e proposte di altri spazi da non sottovalutare. Se quello che andiamo, apparentemente, cercando è il mondo delle dune.
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Così della Mongolia conservo non tanto il ricordo del Gobi. Sprofondato nella luce resa tremolante dai vapori di una insopportabile calura. Quando la serenità infinita delle immense pianure verdi. Dove vorresti sentirti libero e brado, come un giovane animale non ancora imbrigliato. Il resto lo ritrovo negli appunti affrettati di ogni sera e nelle trecentocinquanta pagine di Lonely Planet che, confesso, non ho mai trovato il tempo per leggere.
Un mare d’erba
diario dalla Mongolia
20 copie a stampa digitale, pagine 70 a colori,
formato 29,7×21, numerate e firmate.
Milano novembre 2011