Storie & Progetti
ESQUIRE&DERBY
«Un evento inatteso. Conoscere, forse per caso, la direttrice di un giornale. Il quale sarebbe la versione italiana di una nota testata internazionale. Introdursi nella redazione. Scavandosi una tana di poche pagine. Sufficienti, in ogni caso, a stravolgere il quieto ritmo di una certa società affluente. Qualche anno di lavoro, a contatto di gomito, con uno dei più noti acconciatori dell’epoca. Bruno Vergottini. Nascono così, su «Esquire&Derby», questi “Speciale Gianbruno” che meriterebbero uno spazio più ampio e più dettagliate citazioni. Riletti, oggi, restituiscono tutto lo spirito dell’epoca. Più che altro, il bisogno di uscire dagli schemi nei quali stavamo imbrigliandoci. Il pregio maggiore di queste pagine sta, forse, nella limitata diffusione. Pochi le conoscono, nessuno le ricorda.
[…]
Giambruno non fu una vera coppia, piuttosto un sodalizio. Forse una aquila a due teste, se ci concedete la presunzione. Sicuramente una trappola di pensieri e invenzioni che la direttrice non sempre riusciva a controllare. Se trovassimo l’editore giusto varrebbe la pena di ripubblicare tutto o quasi. L’adesione agli eventi contemporanei era comunque indispensabile. La varietà degli argomenti che si potevano trattare su una pubblicazione di entertainement, giustificava, almeno in parte, il continuo sfoggio di fantasticherie. Anche ritrovare personaggi famosi per la loro effettiva eleganza. Come l’architetto Livio Castiglioni, fratello maggiore di Piergiacomo e Achille. Il periodo più fertile della nostra collaborazione può collocarsi alla fine degli anni Settanta. Quando è stato possibile intervenire con una vera direzione artistica. Dopo vi sono state altre intrusioni, sporadiche, del tutto slegate dal cuore della rivista.»
Giancarlo Iliprandi, Note, Hoepli Editore, Milano 2015