Storie & Progetti

LUCINI

»Straordinariamente, ogni tanto, seppure sempre più raramente, ti imbatti in certi tipografi. Non soltanto eredi di qualche Gutenberg. Ma lietamente in equilibrio. Tra arte ed artigianato. Tra sapienza manuale e voluttà culturale. Probabilmente un DNA tramandatosi tra generazioni. Ecco questo Giorgio Lucini. Editore di svariati raffinatissimi Munari. Ideatore e distributore dell’immagine di un Prosecco generoso. Poi una presenza discreta. Piccole edizioni in tiratura numerata. Librini formato 100×140. Poche pagine di carta raffinata, legate a filo refe. Dedicate al compleanno di amici. Destinate, a loro volta, ad altri amici. Un modo divertente, ma soprattutto discreto, di confessare gli anni. Una partecipazione insolita. Diversa da quelle usuali. Nozze, battesimi, cresime, dipartite ahimé. Un brindisi di poche parole tra jolly good fellows. Quando ci si conosce da anni basta poco per sentirsi a casa. Bene. Questo delizioso Lucini, saputo dell’indifferibile ottantesimo compleanno, ha pensato di includere il mio nome nella sua collana editoriale. Così Giorgio, desideroso di farmi una sorpresa, prende contatto con la mia socia associata. In cerca di tracce inedite. Ognuno di noi conserva qualche sogno nel cassetto. Persino qualche scheletro nell’armadio. Nel mio caso, dopo una certa copertina di «ADI notizie», avevo messo da parte un orsacchiotto. Per me la quintessenza della tenerezza. L’immagine della fragilità infantile. Quella che viene costantemente aggredita e umiliata. Era da questa immagine che, da tempo, volevo partire per una campagna contro violenza, incomprensione, disattenzione. Aggressione alla natura, all’aria che respiriamo, al mare che ci circonda, ai bambini che fingiamo di amare. Alla cultura della quale bla-bla ci vantiamo, ai sentimenti che fatichiamo a coltivare, alla tolleranza che tarda a conciliarsi con il nostro DNA. E a tutto quanto vorrei trovare migliore nei prossimi ottant’anni che mi rimangono da vivere. Immagini capovolte e lacerate. Però con ironia, e talvolta con delicatezza, per non girare il dito nella piaga. Poi la mia preziosissima associata è andata a frugare tra gli appunti per questi proponibili futuri poster. Poi le mie idee sono state inevitabilmente coinvolte e con esse il loro autore. Poi lei ha mosso il mouse e premuto sulla tastiera. Poi lui ha avviato le macchine da stampa. Poi ne è uscito questo librino, in poche copie numerate, subito esaurito. Un bellissimo compleanno. Anche se, pure non essendo una bella donna, preferirei non dare in pasto al pubblico questi ottanta. Cifra tonda. Immagine grafica tendente alla pinguedine. Attribuzione piena. Terrificante.»

Giancarlo Iliprandi, Disimpegno, Edizioni Corraini , 2006.

ANNI MIGLIORI PER LA CULTURA

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ANNI MIGLIORI PER LA NATURA

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ANNI MIGLIORI PER I SENTIMENTI

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ANNI MIGLIORI PER L'ACQUA

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ANNI MIGLIORI PER LA TOLLERANZA

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ANNI MIGLIORI PER L'ARIA

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ANNI MIGLIORI PER I BAMBINI

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ANNI MIGLIORI PER QUELLO CHE VOLETE

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ANNI MIGLIORI

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VINO LUCINI

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