Storie & Progetti
SCENOGRAFIA
“Sento ancora la voce dello Spreti raccontarmi il teatro, durante questo nostro passeggiare su e giù per corso Buenos Aires. Abita all’inizio di viale Monza, io in via Settembrini all’altezza di Boscovich. Parliamo di spettacoli ma soprattutto di programmi irrealizzabili che noi, testardamente, andiamo ipotizzando. Ipotizziamo di tutto con un circolo culturale, Piccola Brera, nato sotto gli auspici di PierAntonino Bertè. Lo stesso che mi commissiona una serie di resoconti di viaggio per la terza pagina del quotidiano cattolico l’Italia.
La passione maggiore rimane il teatro, un mondo che si apre e richiude rapidamente come certi fiori carnivori. Profumatissimi. Tutto ti affascina, a partire dal testo alla sua prima lettura. Che rivela un paesaggio, persino ignoto, nel quale immergerti.
Il teatro è anzitutto un progetto. Un testo da rivoltare come un guanto per scoprirne le cuciture. Poi verranno le voci, le musiche, le prospettive. I gesti enfatizzati dai colori, infine le luci a proiettare le nostre emozioni nell’inconscio. Il teatro è tutte queste troppe cose poi, forse, tante ancora. Che vivono ogni volta lo spazio di una sera. Aprendosi ai sensi quando la scena si affaccia a divorare la platea. Chiudendosi, al calare del sipario, come uno sguardo spento. Nel quale sopravvivono ricordi che si vanno sovrapponendo. A nulla serve riguardare le foto di scena, riascoltare musiche o voci, apprezzare il cromatismo tonale.
Il teatro è vita. Vive quando è vivo.”
Giancarlo Iliprandi, Note, Hoepli Editore, Milano 2015