Storie & Progetti

DARIO MEMO EDITORE

“Forse tutti ricordano la favola di Pierino e il lupo. Bene, Pierino sei tu, Pierino sono io, Pierini possono essere tutti, ci sono al mondo alcuni miliardi di Pierini. Il mondo è un mondo di Pierini. Questo è un Pierino qualsiasi. Il quale porta a pascolare, attraverso un qualsiasi bosco nero, le poche pecore che gli hanno affidato con tante raccomandazioni. Hanno detto a Pierino che se arriva il lupo, per mangiarsi le pecore, non ha che da gridare aiuto perché il paese accorra a salvarlo. Pierino, che si annoia ed è di umor maligno o forse non crede molto a codeste storie di mutuo soccorso, decide di fare la prova del nove su questo fatto del lupo. Quindi si mette a gridare: aiuto, aiuto, aiuto, aiuto. I contadini accorrono con falci, badili, zappe, bastoni, raffi, rastrelli e zagaglie senza trovare nessun lupo. Sgridano Pierino e tornano a lavorare scuotendo il capo. La storia si ripete così per tre o quattro volte. Nel frattempo il lupo dorme perché non ha premura, lo disturba solo questo vociare di Pierino e dei pastori. Così quando interviene è molto seccato e se la prende non tanto con le pecore bensì con Pierino, che ha un bel gridare aiuto. Oramai nessuno più gli crede. Ed i contadini andati a cercarlo alcuni giorni dopo trovano solo alcuni miseri resti.

La storia ha una sua morale perfettamente immorale, come in tutte le favole. Morto un Pierino se ne fa un altro, i contadini sono sempre in meno a lavorare e le pecore sopravvivono pochissime e magre. Mentre il lupo resta sempre lupo, almeno lui. Era stata riscritta per un amico stampatore, afflitto quotidianamente dalle grida di aiuto dei clienti che fingevano di naufragare nel mare dell’urgenza, quindi tenevano le bozze a dormire in un cassetto della scrivania giorni intieri, per poi gridare di bel nuovo aiuto. In realtà la crisi di credibilità è arrivata ad investire la nostra comunicazione in modo talmente violento, che vale la pena di dedicare la favola a tutti gli amici Pierini, ma soprattutto ai Pierini politici, con i peggiori auguri per il 1975.

Dal quaderno Ad usum Pierini. Dario Memo Editore. Milano 1974″

Giancarlo Iliprandi, Disimpegno, Edizioni Corraini , 2006.

PETRAZZO

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AD USUM PIERINI

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