Storie & Progetti
POPULAR PHOTOGRAPHY ITALIANA
«La chiamavamo impropriamente, Popular, e basta. Pure se la testata era Popular Photography Italiana. Volendo con questo affermare che si trattava della edizione “italiana” di una nota pubblicazione americana. Popular Photography, appunto. Eppure per noi della redazione e, via via, per collaboratori o amici era invalso l’uso di abbreviarne il titolo. Per fare prima, o per significare qualcosa che non sapevamo cosa fosse. Forse un vezzeggiativo piuttosto che l’enfatizzazione del popolo sovrano. Sicuramente non abbiamo mai pensato a una pubblicazione popolare, oppure del popolo né, tantomeno popolana. Sapevamo che, qualche volta, ci consideravano come una elite. Ma non stavamo ad ascoltarli tutti chini sul timone a palleggiarci le pagine. A noi interessava fare una rivista di fotografia. Possibilmente “la rivista” cioè la nostra rivista. Possibilmente italiana. Non unicamente perché almanacco di fotografi italiani ma, più pertinentemente, per un approccio italiano inconsueto, al mondo della fotografia. Che ci interessava come teatro di contenuti più che di forme.[…]»
Giancarlo Iliprandi, Note, Hoepli Editore, Milano 2015